Quest’estate, la calma ha regnato sui mercati finanziari. Gli investitori hanno mostrato una relativa indifferenza di fronte ai numerosi fattori di rischio. I mercati hanno, in particolare, preso atto degli accordi commerciali tra gli Stati Uniti e i loro principali partner commerciali tra cui l’Unione Europea. Con rare eccezioni, questi accordi sono stati conclusi con dazi compresi in un intervallo tra il 15% e il 20%. Nonostante questo livello sia considerato “ragionevole”, i suoi effetti sull’inflazione e sull’attività economica non saranno neutri. Per il momento, tuttavia, prevale il sollievo di aver evitato guerre commerciali.
Le statistiche economiche confermano una crescita europea debole e un’inflazione stabile intorno al 2%, in linea con l’obiettivo della BCE. Negli Stati Uniti invece la situazione è più complessa. L’inflazione, intorno al 3%, resta di gran lunga al di sopra degli obiettivi della Fed (cioè del 2%), e la questione dei dazi doganali aggiunge pressioni al rialzo. Per quanto riguarda la crescita, questa mostra dei segnali di debolezza, soprattutto nel mercato del lavoro.
Favorire la crescita abbassando i tassi, oppure mantenere una forte pressione monetaria per lottare contro l’inflazione? Questo è il dilemma dei membri della Fed. A settembre, tuttavia, hanno deciso di ridurre i tassi d’interesse di 25 punti base. Anche in questo caso, i mercati hanno optato per un’interpretazione ottimista. Un peggioramento della situazione economica rinforzerebbe senza dubbio l’atteggiamento accomodante della Fed, la quale peraltro, è sottoposta a pressioni politiche sempre più forti in favore di un allentamento della sua politica monetaria.
La calma dei mercati si è tradotta nel terzo trimestre, in una volatilità molto bassa e in rialzi delle borse. In Europa la crescita è contenuta, con progressi intorno al 3 o 4% a seconda degli indici. Negli Stati Uniti i rialzi sono più pronunciati, intorno all’8%. La tematica dell’IA continua a dare slancio ai mercati.
Sui mercati obbligazionari, si registrano poche variazioni nel periodo. Si osserva un lieve aumento di 10 punti base del decennale tedesco che arriva al 2,71%. I rendimenti americani registrano una lieve diminuzione. Il decennale USA scende di 8 punti base al 4,15%.
Da segnalare anche la crescita dell’oro che continua a battere record su record.
Rimaniamo prudenti nel breve termine e non abbiamo aumentato il peso azionario nei portafogli. Manteniamo un focus significativo sulle materie prime (oro, rame, metalli) attraverso Glencore e ETF sulle materie prime.
Operazioni effettuate in base ai profili di gestione:
Per i conti titoli e le assicurazioni sulla vita, abbiamo raddoppiato il nostro investimento in oro attraverso l’acquisto dell’ETF ZKB GOLD portando la posizione vicina al 5%.
Dal lato delle azioni, abbiamo approfittato del forte rimbalzo di ALPHABET dopo la pubblicazione dei risultati per vendere il titolo e abbiamo aperto posizioni su THALES e ALCON. In questo trimestre abbiamo anche liquidato gli ETF MSCI WORLD e EUROSTOXX50 iniziati durante la discesa dei mercati ad aprile.
Per i conti PEA-PME, abbiamo proceduto a qualche arbitraggio. Alla fine del terzo trimestre abbiamo deciso di realizzare i profitti dopo gli ottimi percorsi borsistici di THEON INTERNATIONAL e STREAMWIDE per investire in EXAIL e EXOSENS.
Per i conti PEA, abbiamo raddoppiato le nostre posizioni su CHRISTIAN DIOR e DEUTSCHE BOERSE per la maggior parte di essi.
L’allocazione delle componenti obbligazionarie è rimasta sostanzialmente invariata, caratterizzata da un posizionamento relativamente prudente tra titoli di Stato e obbligazioni del settore privato. Il rendimento annualizzato si attesta intorno al 3%.
| Marchés actions & matières premières | Valeur 30/09/25 | Perfomance trimestre (%) | Performance 2025 (%) |
| Eurostoxx 50 (€) | 5530 | 4,3% | 12,9% |
| Cac 40 (€) | 7896 | 3,0% | 7,0% |
| S&P 500 ($) | 6688 | 7,8% | 13,7% |
| Nasdaq ($) | 24680 | 8,8% | 17,5% |
| Or Once ($) | 3859 | 16,8% | 47,0% |
| Pétrole Brent ($) | 67,02 | -10,3% | -10,2% |
| Indicateurs clés | Valeur 30/09/25 | Variation trimestre (Abs) | Variation 2025 (Abs) |
| Taux 10 ans OAT (France) | 3,53% | 25 bp | 34 bp |
| Taux 10 ans Bund (Allemagne) | 2,71% | 10 bp | 34 bp |
| Taux 10 ans T-Bond (Etats-Unis) | 4,15% | -8 bp | -42 bp |
| Parité EUR / USD | 1,1734 | -0,005 | 0,138 |


