Commento al mercato Q1 - 2025

20/05/2025
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L'ultimo trimestre del 2024 è stato segnato da una marcata divergenza tra gli Stati Uniti e il resto del mondo. Divergenza economica, con una forte crescita negli Stati Uniti e un ristagno generale altrove, in particolare in Europa e Cina. Divergenza politica, con da un lato, l’entusiasmo per la clamorosa vittoria di Donald Trump, presumibilmente "pro-business” e dall'altro molta incertezza, specialmente in Germania e in Francia, i due principali Paesi dell’area euro. Tale divergenza si è riflessa in una netta sottoperformance dei mercati azionari europei rispetto a quelli statunitensi e anche nell’evoluzione del tasso di cambio euro/dollaro: l’euro è passato da 1,12 USD a 1,04 USD nell’ultimo trimestre del 2024.

Nei primi 3 mesi del 2025 la situazione si è completamente capovolta. 

Dal suo insediamento il 21 gennaio, il nuovo presidente americano ha dimostrato un attivismo straordinario, che ha generato grande incertezza sia sul piano geopolitico che economico.

Sul piano geopolitico, il caos attuale, e in particolare l’atteggiamento ambiguo di Trump verso la Russia, ha spinto la Germania ad abbandonare la tradizionale ortodossia di bilancio. È stato di conseguenza approvato un massiccio piano di investimenti da 1000 miliardi di euro destinato al riarmo e alle infrastrutture. La recente vittoria elettorale del partito conservatore ha inoltre rassicurato gli investitori. Sempre sul fronte politico, in Francia, dopo mesi di instabilità politica, il nuovo primo ministro è finalmente riuscito a far approvare la legge di bilancio per il 2025.

A livello economico, i forti aumenti dei dazi doganali imposti dagli Stati Uniti verso il resto del mondo hanno causato gravi perturbazioni nel commercio globale, con impatti negativi sulla crescita economica mondiale, inclusi gli stessi Stati Uniti.

In termini di mercati obbligazionari, questi fattori spiegano il calo dei tassi negli Stati Uniti nel corso del trimestre. Il rendimento a 10 anni degli Stati Uniti è sceso dal 4,50% al 4,20%. L'effetto depressivo di una possibile recessione ha pesato maggiormente sui tassi rispetto alla pressione inflazionistica causata dall'aumento dei dazi. In Europa, invece, il "bazooka" fiscale tedesco ha esercitato pressioni al rialzo sui rendimenti: il Bund decennale è salito di 30 punti base fino al 2,70%, con un picco vicino al 3%.  

Questa inversione di tendenza è visibile anche sul fronte valutario: il dollaro ha registrato un forte deprezzamento, mentre l’euro è risalito da 1,04 a 1,10 USD nel corso del trimestre.

Il caos “trumpiano” ha naturalmente generato stress e volatilità sui mercati, che storicamente mal sopportano l’incertezza.

Nel corso del trimestre, le azioni sono state generalmente in calo. Tuttavia, come nell'ultimo trimestre del 2024, si sono registrate forti divergenze: i mercati azionari europei sono stati in forte rialzo (Eurostoxx50 +9%), mentre quelli statunitensi sono calati bruscamente (S&P 500 -6%).

Alla luce delle incertezze persistenti, manteniamo un approccio cauto nel breve termine.

Per quanto riguarda i profili di gestione, abbiamo effettuato le seguenti operazioni:

Per i conti titoli e le assicurazioni sulla vita, abbiamo rafforzato le nostre posizioni in GOLD tramite l'acquisto di un ETF sull’oro. Abbiamo aperto posizioni su Google e Microsoft, approfittando del calo dei mercati USA. In termini di ricavi, abbiamo realizzato plusvalenze su titoli come Essilor Luxottica, Vinci e Newmont.

Inoltre, abbiamo effettuato operazioni tattiche utilizzando gli ETF. In particolare, tramite acquisto e successiva vendita dell'ETF MDAX (indice tedesco a media capitalizzazione) per sfruttare il piano tedesco. Abbiamo anche acquistato gli ETF Eurostoxx50 e MSCI World (un indice mondiale composto per il 70% da azioni statunitensi, di cui il 20% da azioni GAFAM).

Per i conti PEA-PME, abbiamo effettuato numerosi arbitraggi. Abbiamo venduto i fondi di investimento che detenevamo, privilegiando Wallix (software di sicurezza informatica), Theon International (settore difesa) e Facephi (software di riconoscimento facciale per l'accesso sicuro). 

Per i conti PEA, abbiamo ridotto l’esposizione al fondo del mercato monetario che detenevamo e abbiamo preso profitto su Deutsche Boerse ed Essilor. Inoltre, abbiamo avviato delle posizioni su Teleperformance e acquistato l'ETF MSCI World.