Fatti macroeconomici e politici per il T2 2024
Dopo i livelli molto elevati del 2023, la crescita degli Stati Uniti sta rallentando nel 2024. La crescita del 1° trimestre (+1,3% annualizzato) mostra infatti una chiara decelerazione rispetto ai trimestri precedenti (+3,4% nel 4° trimestre 2023 e +4,9% nel 3° trimestre 2023). Nel 2° trimestre, le statistiche pubblicate negli Stati Uniti hanno confermato i crescenti dubbi sulla solidità dell'economia. Tuttavia, sebbene vi siano segnali di fragilità, in particolare nel mercato immobiliare e nella fiducia dei consumatori, è prematuro affermare che una recessione sia imminente. Il rallentamento dell'economia non si è riflesso in un calo dell'inflazione che, dopo un leggero aumento nel 1° trimestre, sembra essersi stabilizzata tra il 3% e il 3,5%. Questo livello è ancora molto lontano dagli obiettivi della Fed e non lascia quindi sperare in un rapido allentamento della pressione monetaria. Ciò ha indotto gli investitori a ridurre le aspettative di allentamento monetario. A fine giugno, i mercati si aspettavano solo uno o due tagli dei tassi da parte della Fed entro il 2024, rispetto ai 3 della fine del 1° trimestre e - ricordiamo - ai 6 tagli di inizio anno. Nella zona euro, le statistiche continuano a delineare un quadro economico molto incerto. La crescita è lenta. L'inflazione si aggira intorno al 2,5% da diversi mesi. Questo livello è ora relativamente vicino all'obiettivo fissato dalla BCE, che ha tagliato i tassi di riferimento di 25 pb. Sebbene questa decisione fosse ampiamente prevista, non apre la strada a ulteriori tagli dei tassi nel prossimo futuro. La prudenza monetaria rimane all'ordine del giorno. In sintesi, nel 2° trimestre non ci sono state grandi novità, con molte incertezze sulle prospettive economiche e sui percorsi monetari delle banche centrali.
La sorpresa è arrivata dalla Francia con la decisione del Presidente Macron di sciogliere l'Assemblea Nazionale il 9 giugno, in seguito agli scarsi risultati del suo partito alle elezioni europee, dando il via alle elezioni legislative. Questo annuncio è stato accolto negativamente dal mercato. La possibilità che una coalizione incentrata sul partito di estrema sinistra vada al potere non è rassicurante per i mercati. Questa incertezza spiega l'aumento della volatilità sui mercati europei, in particolare sui titoli francesi. Il differenziale di rendimento tra Francia e Germania è balzato dallo 0,50% allo 0,80% sulle scadenze decennali.
La prospettiva di un quadro monetario meno accomodante di quanto auspicato spiega la leggera pressione sui tassi nel periodo. Nel 2° trimestre, il rendimento del decennale statunitense è salito di 20 bps al 4,40%. Lo stesso è avvenuto in Europa, con un aumento analogo del decennale tedesco al 2,50%. Sui mercati azionari, ad eccezione del mese di giugno in Europa, la volatilità e l'avversione al rischio sono rimaste a livelli bassi. Nel 2° trimestre, le azioni europee hanno chiaramente sottoperformato, registrando rendimenti complessivamente vicini allo zero, mentre le azioni statunitensi sono aumentate di circa il 4%.
A differenza degli indici europei e del CAC 40, il nostro fondo MW Actions Europe non ha subito alcuna flessione, poiché è composto da titoli a forte crescita e solo il 19% del suo patrimonio è esposto alla Francia. Ha chiuso il semestre in rialzo del 12,6%.
Il nostro fondo MW Obligations Internationales è sceso leggermente nel trimestre a causa del forte aumento dei tassi d'interesse a giugno.
Rimaniamo cauti sull'esposizione azionaria, mantenendo le società internazionali leader nei loro settori e gli investimenti nelle valute USD e CHF per diversificare dall'euro. Manteniamo il tema delle materie prime, con oro, rame, argento e petrolio, che riteniamo abbiano un buon potenziale futuro.
Redatto il 10/07/2024
Indici | 30/06/2024 | YTD | Indici di riferimento | 30/06/2024 | YTD |
CAC 40 | 7479,4 | -0,85% | EUR/USD | 1,0713 | -2,95% |
DAX | 18235,45 | 8,86% | EUR/CHF | 0,96282 | 3,65% |
Eurostoxx | 4894,02 | 8,24% | Euro Treasury Index 3/5 ans | 212,6242 | -0,90% |
S&P 500 | 5460,48 | 14,48% | Euribor | 3,578 | 1,85% |
Nasdaq | 17732,6 | 18,13% | Or $/Once | 2326,75 | 12,79% |
MSCI World € | 3511,782 | 10,81% | Pétrole $/Brent | 81,54 | 13,74% |